Pontremoli...."Citta' regina"
Pontremoli, leggiadra come fata
In riva al Magra stà addormentata
E specchia, nell’acque gorgheggianti
Le forme sue, un tempo sì brillanti.
Sorride…nel sogno che l’avvolge
Preludio d’un risveglio di natura
Attende forse, un cavalier che passi
E l’accompagni ancor nell’avventura.
Le Fan corolla, quai paggi ad una sposa
Cento paesi in attesa ansiosa
Che, quando il ciel le luci sue nasconde
Lume le fan, qual lucciole a una rosa.
Altre città , adesso, stan cercando
Di farsi largo e prendere il comando
Ma Pontremoli, bella più di prima
Quando si sveglierà, una mattina
Di Luni ancor, tornerà regina.
Mauro Zecca
Lunigiana... aspra e gentile
Dall’alto di un colle, su erboso pianoro
Che, al bosco rifiuta l’alloggio
Ti guardo!…..
Terra di Luni, che si aspra pari
Ma dolce poi ti mostri a chi ti ama
Scrigno, di cultura e tradizione
Aperta al mondo ed all’altrui ragione.
Guardo….le tue città che han mantenuto
Il volto di un paese, un pò cresciuto
I mille borghi, tra i monti incastonati
Che perle son, da troppi abbandonati
Ed oggi lottan, con la scorza dura
Contro l’avanzar della natura.
E penso!…
A quanti, dal tuo suol forgiati
Qual marmo dei tuoi monti si pregiati
T' han fatto bella e piena di risorse
Da offrire a chi percorre le tue coste.
Ai tuoi pastori, che sui monti vanno
Portando presso a se “Dante e Petrarca"
E di “Leopardi, Pascoli e Carducci “
Conoscon le rime e umani crucci.
E ricordo!...
Di te leggende antiche
Che mi facean tremar, quando piccino
Le ascoltavo là, presso il camino.
Sarabande di streghe e diavoletti
Di fate, di gnomi e di folletti
Che ai boschi davan vita nella notte
Pronti, quando c’era luna piena
A far di girotondo una catena
Per il lupo mannaro, che feroce
Vagava fino all’alba senza pace.
E ascolto!....
La voce del vento, adesso porta
Dall’operosa valle a gli alti colli
Il vivere di adesso e nuove storie.
Parlan, della gente tua, tenace
Del viver duro, dell’animo pugnace
Che forza trae, dalla tua fierezza
Chiusa nel petto, come una fortezza
Che fa di te non un paese, non una regione
Ma un’ unica, piccola, grande nazione.
Mauro Zecca